L’aver vissuto delle esperienze sfavorevoli può indurre l’individuo, se tali esperienze non sono state adeguatamente elaborate, ad assumere modalità comportamentali e modelli cognitivi inadeguati e ridondanti, che possono indurre una sofferenza psicologica. La possibilità di rielaborare ricordi ed emozioni fortemente disturbanti connessi con l’esperienza traumatica offre all’individuo la possibilità di ripartire con cognizioni e sensazioni nuove.
All’interno del sito vengono presentati degli articoli che spiegano cos’è l’EMDR e come funziona.
COSA SUCCEDE QUANDO SI FA L’ESPERIENZA DI INCIDENTI GRAVI?
Le persone che fanno esperienza di incidenti, catastrofi ed altre esperienze traumatiche, anche dopo molto tempo sviluppano una sindrome di tipo post-traumatico. Questa sindrome produce i seguenti effetti: allucinazioni, attacchi di panico, iper-vigilanza, incubi, insonnia, batticuore, momenti dissociativi, disturbi alimentari, sensazioni di estraniamento dal mondo e depressione. Nel PTSD c’è un cambiamento strutturale della personalità. Poiché la memoria è legata ai ricordi, nel PTDS c’è uno sconvolgimento della nozione del tempo, il passato diventa presente e il presente viene annullato. Il passato indossa gli abiti degli incubi e delle amnesie e il futuro semplicemente non esiste. Inoltre, essendo anche l’identità direttamente collegata ai ricordi, la persona vive la sensazione di “non essere più quello di prima”, si sente disorientato e non si riconosce, pensa che non guarirà più e che la sua vita non sarà più la stessa. Pertanto, attraverso la ripetitività dei sintomi, cerca di ripristinare una continuità tra la persona di prima e quella di oggi. Quando si vive un trauma, e quindi nel PTDS, non ci si sente più al sicuro ed è questo che predispone alla depressione, al tentato suicidio, al disturbo del comportamento alimentare, ai disturbi dissociativi.
CHE COS’E’ L’EMDR
L’EMDR o Eye Movement Desensitization and Reprocessing (Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari) è una nuova e potente tecnica psicoterapica che sta riscuotendo molto successo presso le persone che soffrono di ansia, panico, ricordi inquietanti, dello stress post traumatico e molti altri problemi emotivi. Fino a poco tempo fa questi disturbi erano difficili da trattare e la cura spesso durava anche degli anni. L’EMDR è considerata oggi una terapia rivoluzionaria per la sua semplicità e per il fatto che può portare un rapido e duraturo sollievo alla maggior parte dei pazienti sottoposti a stress emotivo.
L’EMDR rappresenta un’innovazione terapeutica efficace per trattare condizioni di disagio emotivo e stress derivanti da eventi traumatici, come lutti, incidenti di varia natura, violenze, aggressioni e eventi traumatici dell’infanzia, come ampiamente dimostrato dalla ricerca scientifica.
La terapia EMDR usa la stimolazione bilaterale, destra / sinistra, il movimento degli occhi o la stimolazione tattile che attiva ripetutamente i lati opposti del cervello, rilasciando esperienze emotive che vengono “intrappolate” nel sistema nervoso. Questo aiuta il sistema neurofisiologico, la base della connessione mente / corpo, a liberarsi dei blocchi e a ricollegarsi
a se stesso. Immagini e sentimenti preoccupanti vengono elaborati dal cervello giungendo alla rapida soluzione dei problemi e a uno stato assai vicino alla pace e al sollievo.
L’EMDR è efficace anche per combattere l’ansia da prestazioni e per accrescere le performance delle persone in ambito lavorativo, sportivo e artistico (gente dello spettacolo).
L’EMDR è un metodo terapeutico che sintetizza gli assunti della scuola psicodinamica, cognitivo – comportamentale e focalizzata sul cliente.
COSA ACCADE NELL’EMDR?
Durante l’EMDR, il terapeuta lavora con il paziente per l’identificazione del problema specifico, oggetto della terapia. Utilizzando un protocollo strutturato, il terapeuta guida il paziente nella descrizione dell’evento o dell’aspetto disfunzionale, aiutandolo a scegliere gli elementi disturbanti importanti. Viene chiesto al paziente quali pensieri e convinzioni ha mentre richiama l’aspetto peggiore o più disturbante dell’evento. Il terapeuta aiuta l’elaborazione mediante movimenti guidati degli occhi, o altre stimolazioni bilaterali degli emisferi cerebrali.
Durante i set di movimenti oculari, il paziente rivive vari elementi del ricordo iniziale o di altri ricordi. Il terapeuta interrompe i movimenti oculari ad intervalli regolari, per accertarsi che il cliente elabori adeguatamente da solo. Il terapeuta facilita il processo prendendo decisioni cliniche relative alla direzione dell’intervento. L’obiettivo è l’elaborazione rapida delle informazioni relative all’esperienza negativa da parte del paziente, fino ad una sua risoluzione adattiva. Durante l’EMDR il paziente può provare emozioni intense, ma al termine della seduta, la maggior parte delle persone riferisce una notevole riduzione nel livello di disturbo associato all’esperienza traumatica. Nelle parole della dottoressa Shapiro, questo è legato ad una riduzione della sintomatologia, ad un cambiamento nelle convinzioni negative del cliente verso quelle positive nuove, ed alla prospettiva di una funzionalità ottimale. Il triplice approccio globale utilizzato nell’EMDR si rivolge:
alle esperienze passate
alle attuali cause di stress
ai pensieri ed alle azioni desiderate per il futuro.
Il trattamento con l’EMDR può durare da un minimo di 1-3 sedute, ad un anno e più per i problemi più complessi. Il tipo di problema, le circostanze di vita e l’entità dei traumi passati determineranno il numero di sedute necessarie. L’EMDR può inserirsi nell’ambito di una psicoterapia più complessa, come tecnica risolutiva per sintomi particolarmente disturbanti.
Tratto da psico-terapia.it
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